Nell’ambito dell’esigenza di fare cultura in un settore poco conosciuto come la vendita diretta DSCC, società di consulenza attiva da vent’anni in questo mercato, dal 2017 organizza momenti di confronto e condivisioni sulle tematiche del settore.
Ci si chiede se nell’epoca di internet esista ancora questo tipo di vendita, chi va a casa dei clienti a proporre la vendita di prodotti o di servizi, soprattutto dopo il periodo del Covid.
A dispetto del diffuso retaggio culturale che porta ad avere importanti pregiudizi sulla Vendita Diretta e sul Multi Level Marketing, stiamo parlando di un modello di commercializzazione di prodotti e di servizi che non è né datato, nè appannaggio di alcuni fanatici seguaci delle catene di sant’Antonio, ma di un sistema che è più vivo e vegeto che mai, che continua a crescere anno su anno, nonostante le importanti crisi economiche che abbiamo vissuto negli ultimi anni.
A questo modello si stanno peraltro avvicinando sempre più le aziende che si sono tradizionalmente concentrate sulla distribuzione tradizionale e che sentono sempre più forte l’esigenza di avere un rapporto, di parlare con il proprio cliente finale.
La distribuzione commerciale sta cambiando perché le abitudini di acquisto dei consumatori stanno cambiando. In modo particolare negli ultimi anni, con la complicità delle tecnologie, c’è stata una continua evoluzione delle esigenze e degli interessi di chi acquista.
I clienti hanno infatti iniziato ad avere un approccio più diretto e consapevole all’acquisto dei prodotti, utilizzando per la ricerca di prodotti e, sempre più spesso, per i propri acquisti portali dov’è possibile trovare tutto quello che interessa con un ottimo rapporto qualità prezzo e con un buon livello di servizio.
Si è infatti capovolto l’approccio che abbiamo sempre conosciuto nel tempo, non è più solo l’azienda che decide come proporre il prodotto al consumatore finale ma è il consumatore che decide come trovare l’azienda, con quale mezzo entrare in relazione ed informarsi sulle caratteristiche dei prodotti o dei servizi dell’azienda, per poi procedere all’eventuale acquisto del prodotto o del servizio.
Stiamo quindi assistendo alla transizione verso un modello dove le aziende devono essere presenti sul mercato con modalità differenti, presidiando differenti canali commerciali attuando delle strategie multicanale o omnicanale.
Alla luce di questi cambiamenti a cui stiamo assistendo, che ruolo ha la vendita diretta?
La vendita diretta non è più la vendita che i nostri genitori o i nostri nonni conoscevano, il sistema nato in Italia negli anni 60 e 70 che ha avuto un grande sviluppo per ovviare alle difficoltà di spostamento o di pagamento rateale.
Nel corso degli anni è cambiato il mercato, sono cambiate le esigenze dei clienti, le modalità attraverso cui i clienti cercano le aziende, i prodotti di interesse, sono cambiate inoltre le caratteristiche e le motivazioni che portano le persone ad avvicinarsi all’opportunità di collaborare con un’azienda di vendita diretta o di MLM.
Per questo motivo ogni azienda che opera nella commercializzazione diretta al consumatore finale di prodotti e servizi sta reagendo al cambiamento in maniera differente, organizzando la propria presenza sul mercato in base a quello che ritiene il proprio modello o, nel migliore dei casi, l’evoluzione di questo.
Per fare chiarezza su tutto questo, con l’obiettivo di dare una chiave di lettura che potesse essere utile per tutti gli stakeholder del mercato, associazioni di categoria, aziende operanti nel settore della vendita diretta, aziende che utilizzano la distribuzione tradizionale ma che sono interessate a capire le dinamiche della vendita diretta, professionisti e dirigenti del settore, DSCC ha deciso di organizzare un workshop evento che potesse dare degli spunti di riflessione.
Il tema che è stato sviluppato è come l’Ominicanalità entra nell’evoluzione della vendita diretta, dove si è cercato di fare luce su che cosa sia, come oggi viene percepita e cavalcata dalle aziende di vendita diretta cercando poi di comprendere quali sono gli strumenti necessari per applicarla.
Il tutto completato dalle riflessioni dei presidenti delle due associazioni di categoria del settore che hanno dato la loro visione anche in ragione della normativa del settore che deve necessariamente cambiare seguendo le evoluzioni del mercato.